Piera Cillario Ferrero

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Piera Cillario nasce nel 1902 a Dogliani, ultima di dieci figli, nella Borgata Cellari sulla collina di Pianezzo. Nel 1923 incontra Pietro Ferrero di Farigliano che sposa nel 1924. Insieme gestiscono in Via Corte a Dogliani la “Pasticceria e Dolceria Ferrero”. Nel 1925 nasce Michele. Da Dogliani si trasferiscono a Torino, poi ad Alba, dove avviano una pasticceria in Via Maestra. La ricerca di nuovi gusti e prodotti è una caratteristica dell’imprenditorialità di Pietro. Nel suo laboratorio di Alba nasce il “Gianduiot”: una crema a base di nocciole, confezionata nella carta stagnola, venduta a fette per essere spalmata sul pane. E’ l’inizio della fortuna della “Ferrero”. Mentre Pietro lavora attorno all’impastatrice, Piera tiene l’amministrazione, acquista nocciole, dirige il personale e bada alla casa e alla famiglia. Racconterà poi con orgoglio di aver capito subito che il Gianduiot era il prodotto giusto.

Il 2 marzo 1949 Pietro muore, ma la signora Piera non si perde d’animo e nel 1962 costituisce la “P. FERRERO & C.”, assumendo la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione. E’ lei a suggerire che il personale venga prelevato dai diversi comuni delle langhe con i pullman dell’azienda e riportato a casa a fine turno, per assicurare il ricongiungimento con la famiglia: una nuova opportunità di lavoro per il mondo contadino che impedisce così l’abbandono della campagna. Ad Allendorf, in Germania, negli anni ’50 viene fondato un grande stabilimento, qui Piera crea “Villa Piera, residenza per ragazze italiane impiegate stagionalmente, dove soggiornare e sentirsi a “casa”.

Una donna saggia e concreta: il successo non le fa dimenticare Dogliani, che continua a frequentare con i figli e nipoti. La sua generosità è ricordata da un importante lascito all’Ospedale Civico di Dogliani, che viene completamente ristrutturato. A memoria del suo gesto, le viene intitolato un padiglione che affianca la costruzione di Giovanni Battista Schellino. Piera Cillario Ferrero è una grande doglianese protagonista dalla storia delle donne, ma soprattutto un’ambasciatrice straordinaria dell’immagine della terra di Langa.

Grazie alla Fondazione FERRERO per il materiale fornito.