Domenico Ghigliano e i Fiammiferi.

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Sapevate che l’inventore del fiammifero a sfregamento era un Doglianese Docg?

Domenico Ghigliano, classe 1790, fu commesso nella Farmacia Rovere, dove studiò con passione e dedizione la botanica e la chimica. Quando, negli anni ’20 del 1800, i chimici francesci Cavintou e Pelletier scoprirono il chinino, Ghigliano fu il primo in Piemonte e in Italia a lavorarlo e a fornirlo alle Farmacie Torinesi. La fama, però, gli derivò dall’invenzione dei fiammiferi a sfregamento. Era il 1832 e il Conte Chiesa di Vasco gli chiese una soluzione più pratica per accendere, di notte, il lume senza utilizzare uno stecchino imbevuto in una soluzione di zolfo che, gocciolando, provocava scintille e bruciava le lenzuola. Ecco come questa singolare scoperta viene narrata nel volume “Doglianesi illustri e benemeriti” edito da Casarico nel 1932:

“Ghigliano se ne occupò; mutò il minio di solfuro di antimonio, cambiò le altre dosi, ne bagnò parecchi stecchini, lasciò indurre la composizione perché non gocciolasse e li posò sul davanzale della finestra ad asciugare. Il figlioletto Giò Battista impaziente, entrò nel laboratorio e preso uno stecchino ne fregò la punta spalmata sulla pietra della finestra. Quale stupore! Lo stecchino si accese… Il fiammifero, atto ad accendersi, con sfregamento su qualunque superficie ruvida, era dunque inventato!”

Il Comune di Dogliani, nel 1990, in occasione del bicentenario della sua nascita, istituì il Premio “Zolfanello d’Oro”. Secondo lo statuto il premio doveva essere assegnato annualmente a una persona che si fosse particolarmente distinta per essersi “infiammata” per una nobile causa o per un’idea sfavillante.

“La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda… di accendere la luce!” Parola di Albus Silente.

Grazie all’illustratore e fumettista Danilo Papparelli per la caricatura di Domenico Ghigliano.