Biblioteca Contemporanea | NARRAZIONI

Eventi e cultura

Venerdì 1, 15 e 22 Marzo 2024 - 21 | Biblioteca Civica Luigi Einaudi

BIBLIOTECA CONTEMPORANEA 2024 NARRAZIONI

A partire dal mese di marzo, l’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Dogliani, in collaborazione con la Biblioteca Civica “Luigi Einaudi” propone la 4^ edizione di BIBLIOTECA CONTEMPORANEA | Incontri per pensare il presente, un ciclo di appuntamenti per leggere e comprendere meglio l’attualità.

Il tema scelto per l’edizione del 2024 è “Narrazioni | le diverse forme del raccontare”.
La narrazione è da sempre uno strumento fondamentale per informare, per interagire all’interno di un contesto sociale, per raccontare e raccontarsi attraverso mezzi, strumenti e modalità differenti.

I tre appuntamenti in programma – grazie alla presenza di ospiti di rilievo nel settore – ci porteranno alla scoperta di alcune di queste narrazioni: dal reportage documentaristico al libro, dal giornalismo slow alle nuove frontiere della comunicazione radiofonica.

Gli incontri si terranno presso la Biblioteca “L. Einaudi” con inizio alle h. 21.00

Venerdì 1 Marzo | ore 21
Il reportage documentaristico
con Davide Demichelis

giornalista, autore e documentarista televisivo, presenterà il volume “Viaggi di sola andata (e qualche ritorno)”
TS Edizioni, 2023.

Davide Demichelis (Torino, 1965) è giornalista, autore e regista di documentari televisivi diffusi da una ventina di emittenti, fra le altre: National Geographic Channel, NHK, France 5, Radiotelevisione Svizzera Italiana, Al Jazeera, Rai 3. Autore e conduttore di qualche centinaio di reportage girati in più di cento Paesi, per undici anni è stato protagonista e autore del programma Radici, in onda su Rai 3 dal 2011, un viaggio nel mondo dell’immigrazione regolare e silenziosa. Immigrati che vivono in Italia fanno ritorno nei loro Paesi di origine alla ricerca delle proprie radici, degli affetti, dei luoghi e dei ricordi ad essi legati. Paesi spesso poco conosciuti che non trovano spazio nel dibattito pubblico se non in occasione di eventi clamorosi o tragici. In Radici, per una precisa scelta editoriale, sono tratteggiati invece sotto il segno della normalità, affidandosi alla mediazione proprio dei migranti

Con la pubblicazione del volume “Viaggi di sola andata (e qualche ritorno)” Demichelis smette per la prima volta i panni del documentarista televisivo per raccontare con la parola scritta otto storie di intensa umanità: ne viene fuori un affascinante caleidoscopio di profumi, colori, costumi e sorprese da Paesi lontani, ancora tutti da scoprire, attraverso le voci e i volti di chi è andato via in cerca di un futuro migliore. Una serie di avvincenti reportage per capire la cultura e la storia, le contraddizioni e le meraviglie dei territori da cui si emigra, da cui si scappa e dove, talvolta, si ritorna. Un on the road che non delude gli amanti dei viaggi e dei racconti di viaggio.

Gambia, India, Senegal, Cina, Ucraina, Ghana, Bolivia, Ruanda: otto viaggi indimenticabili per otto storie memorabili.

“Conoscere queste persone, i loro luoghi dorigine, le loro culture, è il modo migliore per sconfiggere la diffidenza nei confronti di coloro che compiono questi viaggi di sola andata – osserva Demichelis – e anche per capire qualcosa di più dei loro Paesi e del nostro pianeta”.

Negli ultimi anni il mondo ha fatto registrare molti progressi positivi, in particolare le distanze si sono accorciate grazie ai media e ai trasporti: comunicazioni più facili da un lato, frontiere più chiuse dall’altra. La “terza guerra mondiale” anche se “a pezzi” rende impossibile attraversare molte zone del pianeta che un tempo erano paradisi aperti a tutti: Afghanistan, Iran, Yemen, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Eritrea, Nigeria sono solo alcuni dei tanti esempi. 

E, soprattutto, sempre più paura del diverso, soprattutto se straniero

Venerdì 15 Marzo | ore 21
L’informazione a fumetti con la redazione e gli autori de La Revue Dessinée Italia

la redazione ed alcuni autori racconteranno come è nata e come lavora la prima rivista indipendente di giornalismo a fumetti in Italia, fondata nel 2022.

La Revue Dessinée Italia è la prima rivista indipendente di giornalismo a fumetti in Italia, fondata nel 2022. Il progetto editoriale si ispira alla rivista francese La Revue Dessinée, nata nel 2013, della quale mantiene il formato, lo spirito e gli obiettivi. 

Ricco di oltre duecento pagine, il magazine nasce con l’intento di raccontare, spiegare e indagare i temi del presente attraverso l’arte del fumetto, con inchieste e rubriche realizzate grazie alla collaborazione tra giornalisti indipendenti e fumettisti di rilievo del panorama internazionale, unendo alla potenza comunicativa del fumetto il rigore giornalistico.

La scelta di essere una rivista indipendente, senza pubblicità e sostenuta dalle sue lettrici e dai suoi lettori – nata tra l’altro da una campagna di crowdfunding – permette a La Revue Dessinée Italia di realizzare pezzi scottanti su argomenti di interesse generale, inclusi quelli che non trovano spazio nei media tradizionali perché potrebbero infastidire i poteri forti, gli interessi degli editori o degli inserzionisti.  Da una parte – quindi – chi scrive, dall’altra chi disegna, in un lavoro di squadra che dura circa nove mesi ed è supervisionato e accompagnato dalla redazione, sia dal punto di vista giornalistico che artistico.

Insieme a Lorenzo Palloni – cofondatore, editor ed editore del magazine – e Eleonora Antonioni – fumettista ed illustratrice – scopriremo l’enorme lavoro che si cela dietro alla pubblicazione di queste slow news – notizie lente –  che non solo necessitano di lunghi tempi di lavorazione, ma anche di fruizione, ponendosi al di fuori del flusso continuo ed infinito di informazioni digitali in cui siamo immersi.

“In questo senso la nostra rivista non è al passo con i tempi, perché il pubblico al quale ci rivolgiamo è un pubblico esigente che non si accontenta dei contenuti rapidi e di facile digestione che si possono recuperare sui social. La lettura di una rivista come la nostra richiede una certa dedizione e anche una volontà di sostenere un tipo di fumetto più impegnato e responsabile di quello che va di moda ai giorni nostri”.

Ideatore del progetto è Massimo Colella – cofondatore dell’agenzia di comunicazione francese La Bande Destinée – accompagnato da un team di figure navigate nell’ambito del giornalismo e della nona arte: Andrea Coccia – giornalista indipendente e co-fondatore del media indipendente Slow News, Lorenzo Palloni – fumettista, editor ed editore e Alessio Ravazzani – fumettista e grafico editoriale.

I relatori
Lorenzo Palloni (Arezzo, 1987)
Diplomato alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze, è una delle voci più autorevoli del fumetto italiano, grazie alla sua trasversalità: disegnatore, sceneggiatore, docente, editore ed editor de La Revue Dessinée Italia, cofondatore del collettivo di fumettisti Mammaiuto. 
Ha vinto il Premio Boscarato e il Premio Gran Guinigi come miglior sceneggiatore per i libri The Corner (Rizzoli Lizard, 2016), Instantly Elsewhere (Shockdom, 2018) e La lupa (Saldapress, 2019). I suoi libri sono pubblicati in Italia, Francia, Spagna, Olanda, Croazia e Cina. Tra le ultime pubblicazioni: Fortezza Volante (Minimum Fax), Ossario (Feltrinelli), L’ignobile Shermann (Saldapress). 

Eleonora Antonioni (Roma, 1983)
Dopo aver frequentato la Scuola Internazionale di Comics, si dedica al fumetto e all’illustrazione.
Recentemente ha collaborato con Rcs libri, Giunti, Sinnos, Einaudi Ragazzi/Edizioni EL, Hearst Magazine, Giulio Perrone Editore. Per Camelozampa ha illustrato “Mezzanotte e cinque”, “Immagina un mondo” e creato le copertine di “Zucchero filato”, “Insalata mista” e “Babyface”. Tra le sue graphic novel: “Non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlano” (Eris, 2018), “Trame libere. Cinque storie su Lee Miller” (Sinnos, 2019), “Un mistero alla luce del giorno” (Hoppípolla Edizioni, 2022).

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Venerdì 22 Marzo | ore 21
Da radio locale a radio globale
con Alessio Lerda e Matteo Scali
dalla redazione di Radio Beckwith

La radio è un mezzo capace di adattarsi a contesti e linguaggi differenti. In un mondo segnato dall’immagine, essa rappresenta un esercizio di sintesi e comprensione delle cose che passa dalla sola voce e dal suono. Questo non vuol dire però che il mezzo radio non possa confrontarsi con le sfide del tempo che stiamo vivendo e con la necessità di ibridare i linguaggi.

È il 1983 quando si comincia a parlare di una radio evangelica in Val Pellice. Nel 1984 nasce Radio Beckwith Evangelica (RBE) -intitolata a John Charles Beckwith, ufficiale dell’esercito inglese che nella prima metà dell’Ottocento aveva lanciato la sfida dell’istruzione costruendo decine edifici scolastici e contribuendo al rinnovamento didattico – e si pone la sfida di fare cultura e informazione con un impianto laico e aperto al mondo, inserito nel tessuto sociale della città e che affondi le radici in un’identità evangelica e protestante. I primi anni sono all’insegna del pionierismo e del consolidamento del progetto che, piano piano, pezzo dopo pezzo, amplia il suo raggio di trasmissione. Negli anni 90 si riesce a superare il ponte di Bibiana con il segnale radiofonico grazie all’acquisizione di nuove frequenze. La dimensione comunitaria dell’essere una radio espressione di un territorio va rafforzandosi, così come aumentano le collaborazioni e le attività.

Negli anni 2000 da radio locale, RBE inizia a pensare globale, per raggiungere potenziali ascoltatori da tutto il mondo, grazie allo streaming e per la prima volta si pone il tema del rapporto tra la dimensione locale dell’informazione e quella generale, con la consapevolezza che si tratta di piani sempre più interconnessi. 

Nel 2010 RBE è impegnata nell’esperienza di Sinodo Tv: giornalisti e speaker raccontano il Sinodo Valdese anche con il mezzo video e i social.

L’ingresso nel gruppo di lavoro di tecnici video dà la spinta necessaria a perfezionare la comunicazione con l’immagine e la presenza del linguaggio video prende uno spazio sempre maggiore all’interno del lavoro della radio, soprattutto con l’utilizzo dei social
Man mano che si affina questo tipo di comunicazione, RBE diventa punto di riferimento per altri partner, e nasce così l’esigenza di dedicare forze e risorse a un nuovo progetto: nel 2018 nasce Vibes (vibrazioni in inglese), acronimo di Video Beckwith Studio.

Nel corso degli anni nella redazione di RBE matura l’idea che il mezzo radio debba farsi prossimo ai luoghi in cui vivono le persone e vengono organizzati eventi o manifestazioni. Dall’autunno 2016 una parte della programmazione si struttura per poter essere effettuata in modo agile sul territorio, al di fuori di uno studio. Questa propensione di una radio itinerante capace di narrare il territorio viene potenziata dall’acquisto di uno studio mobile per realizzare in qualunque luogo un racconto giornalistico e di intrattenimento.

Nel 2022 iniziano le trasmissioni di RBE-TV sul digitale terrestre.

Dalla redazione di RBE:
Alessio Lerda
Giornalista – Redattore e speaker radiofonico
Mi piacciono gli argomenti sui quali ho pochi argomenti – a parte gli anni ’80. Polemico a prescindere (soprattutto sugli anni ’80)“.

Matteo Scali
Giornalista e direttore di RBE
Coordina la redazione e un po’ tutto il resto. Giornalista, parla, scrive e fa video. E poi c’è tutto quel che non si vede né si sente ma fa funzionare la baracca“.

Scopri di più su RBE: LINK


Per informazioni: Biblioteca Civica Luigi Einaudi | 0173.70210 | biblioteca.dogliani@gmail.com