Biblioteca Civica Luigi Einaudi 60

Eventi e cultura

Ottobre 2023 | Biblioteca Civica Luigi Einaudi

La Biblioteca Civica “Luigi Einaudi” a 60 anni dall’inaugurazione
1963 – 2023


Nell’ottobre del 1963 Giulio Einaudi – allo scopo di onorare la memoria del padre Luigi – insigne economista e primo Presidente eletto della Repubblica Italiana, scomparso due anni prima – donò al Comune di Dogliani la Biblioteca Civica “Luigi Einaudi”. La Biblioteca fu creata con lo scopo di realizzare per l’Italia un modello di “biblioteca popolare moderna“, aperta al pubblico nella sua struttura come nell’organizzazione, strumento non retorico ma immediato di democrazia.

Noi pensiamo infatti che una biblioteca modernamente intesa, con i suoi libri e le sue attività culturali collegate, possa essere uno dei centri fondamentali della vita associata di una comunità media o piccola. Produrre libri, promuoverne la lettura e lo studio, è un servizio pubblico […].
Gli editori italiani sono pronti, ognuno per la loro parte, a contribuire a questo servizio; saprà l’autorità amministrativa assolvere dal canto suo alla parte che le compete, e assicurare strutture nuove, che traducano nella realtà questa immagine della “lettura come servizio pubblico?

discorso di Giulio Einaudi all’inaugurazione della Biblioteca, 29 settembre 1093

Nel 1963, su incarico di Giulio Einaudi, lo studio A/Z Architetti e Ingegneri di Roma progetta l’edificio, con la consulenza del celebre architetto Bruno Zevi.
La Biblioteca si compone di un’unica e ampia sala di lettura, divisa all’interno da quattro scaffali mobili che scorrono su guide ancorate al soffitto, ottenendo in pochi minuti un auditorium con circa 100 posti a sedere. Quando gli scaffali sono posti al centro della sala, permettono la creazione di due spazi distinti.
Il primo – lungo la parete frontale e rivolto verso le finestre che affacciano sul fiume – è più intimo e raccolto, destinato alla lettura e alla consultazione dei testi, grazie anche a tavolini richiudibili.
Il secondo, più ampio, è pensato come zona dedicata ai servizi di prestito e restituzione

Non esistono muri e tramezzi ma sono i libri stessi, sistemati sugli scaffali rivolti alle finestre, a plasmare tutte le pareti perimetrali.



La Biblioteca “Luigi Einaudi” ha organizzato, nel corso degli anni – a partire dall’inaugurazione nel 1963 – mostre d’arte, conferenze, spettacoli, ospitando personaggi famosi e autorevoli del panorama culturale italiano e affrontando i temi di maggiore attualità, realizzando le finalità per le quali era nata.

La scelta dei testi che andarono a comporre la base del patrimonio librario della Biblioteca Civica, formato inizialmente da 5.000 volumi, segnalati – su richiesta di Giulio Einaudi – dai più autorevoli esperti di ogni settore, fu politicamente indirizzata in senso democratico ed antifascista.
La gestione della Biblioteca fu affidata non più a un solo bibliotecario ma ad un comitato composito: il Consiglio di Biblioteca.


A sessant’anni dalla sua apertura, la Biblioteca Civica vanta oggi un patrimonio librario di circa 26.000 volumi. Negli anni è stato svolto un grosso lavoro: alcune sezioni sono state integrate o completamente rinnovate, altre sono nate su richiesta specifica dell’utenza. La sezione ragazzi – grazie ad una stretta collaborazione con le scuole doglianesi – è stata implementata con testi dedicati in particolare agli Young Adults, acquistando anche fumetti e graphic novel; la sezione locale, invece, è nata per soddisfare le esigenze di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.


“Le biblioteche possono essere moltiplicatori di welfare, nelle quali il libro e la lettura restano centrali, ma centrali sono anche le persone che le frequentano o potrebbero esserne attratte. Ma la lettura va intesa nei modi più vari, da quella solitaria a quella di gruppo. In biblioteca si va per i libri, poi perché le si riconosce il valore di uno spazio e di un tempo di benessere e felicità condivisa.
Purtroppo l’immaginario prevalente le dipinge ancora come dei luoghi dove si custodisce la tradizione, delle stanze che contengono libri
La biblioteca emerge invece come luogo prossimo, un “punto di riferimento” fondamentale per la crescita culturale di chi la frequenta, una “seconda casa” in cui è possibile beneficiare di uno spazio percepito come sicuro e di un tempo libero utile alla propria crescita personale, attraverso il libro e la lettura, in particolare, ma anche grazie all’incontro con persone con le quali si condividono interessi e passioni.

Chiara Faggiolani, Professore associato di Biblioteconomia presso l’Università La Sapienza di Roma

La Biblioteca lavora ancora oggi nel tentativo di portare avanti la visione espressa dal fondatore, confrontandosi con la sfida estremamente complessa di rimanere fedele all’obiettivo di “costruire una comunità intellettuale” e, allo stesso tempo, di configurarsi pienamente e dinamicamente come “centro di sviluppo culturale della comunità”, accogliendone i bisogni, le richieste e le proposte, anche quelle che esulano dai servizi comunemente svolti da una biblioteca.

La Biblioteca ha, quindi, questa “doppia anima” ed è diventata negli anni anche un luogo dove trascorrere il proprio tempo libero al di là della consultazione dei testi: un ambiente per fermarsi, riposare, scaldarsi, ritrovarsi con altri, in cui sono presenti operatori che sanno essere facilitatori anziché controllori. Tra le attività di promozione della lettura, alle presentazioni di libri, ai cicli di conferenze come “Biblioteca Contemporanea. Incontri per pensare il presente”, negli ultimi anni la Biblioteca porta avanti diversi progetti nei quali i libri e la lettura restano centrali, ma sono vissuti in maniera diversa, più libera e “leggera“.


Nell’ultimo decennio la Biblioteca ha saputo reinventarsi ed aggiornare le proprie funzioni, diventando un vero e proprio polo attorno al quale ruotano l’organizzazione, la gestione e la comunicazione della maggior parte degli eventi doglianesi e promuove il proprio territorio dal punto dei vista culturale e turistico. Tutto questo a partire dall’idea dalla quale era nata nel 1963: essere un presidio di accesso libero all’informazione e alla cultura per tutta la comunità. Una comunità che risponde ed è presente, sempre pronta a partecipare, ma anche a mettere in gioco le proprie capacità e a dedicare tempo e risorse fondamentali per la realizzazione di tutti gli eventi


Come nelle intenzioni di Giulio Einaudi, la Biblioteca in questi sessant’anni è stata un luogo vivo e soprattutto vissuto, in continuo movimento e trasformazione, diventando un punto di riferimento molto importante per i cittadini, un luogo di incontro, di approfondimento culturale e di intrattenimento.

Riteniamo che al giorno d’oggi la Biblioteca meriti di essere riconosciuta anche come un bene culturale: un’opera d’arte – la cui storia fa parte integrante della battaglia per la pubblica diffusione della lettura in Italia – e che, come tale, vada tutelata, valorizzata e conservata.
Per questo motivo è nato un progetto che prevede una serie di interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo dei danni dovuti sia alla naturale usura di un luogo molto frequentato, sia alle precipitazioni e alle temperature molto rigide.

Il fabbricato si trova in un buono stato di conservazione dal punto di vista statico e strutturale, ma per quanto riguarda le finiture, presenta segni di deterioramento, in particolare sulle pareti esterne in calcestruzzo lasciato a vista. Le pareti esterne metalliche sono in lamiere di ferro zincato e la verniciatura – dal peculiare colore rosso acceso – presenta problemi di esfoliazione e distacchi. La copertura piana in guaina catramata è stata oggetto di interventi di ripristino nel 2013, tuttavia gli agenti atmosferici ne hanno causato il parziale degrado.

Per quanto riguarda gli interni, si prevede di sostituire l’attuale pavimentazione mantenendo la moquette – ideale dal punto di vista acustico – ed il controsoffitto, con doghe fonoassorbenti, termoisolanti ed antincendio, simili esteticamente agli originali pannelli a doghe. E’ in programma, inoltre, una ristrutturazione dell’impianto termico e una revisione di quello elettrico, lavorando in un’ottica di sostenibilità ed efficientemento energetico per raggiungere prestazioni ottimali.


La risistemazione dell’edificio non solo salvaguarderà e conserverà al meglio un bene architettonico di grande valore, ma ne migliorerà anche la visibilità e il servizio, e renderà la Biblioteca ancora più fruibile da parte dei suoi utenti. I sessant’anni della Biblioteca hanno dato spunto all’avvio di questi progetti, che non saranno solo un’occasione per rievocare un “passato glorioso” ma anche un incentivo per organizzare nuove attività e proporre nuovi servizi, quanto più innovativi possibile, per rispondere ai bisogni di un pubblico sempre più differenziato.

Dal rinnovo del catalogo all’acquisto di nuovi arredi che invitino gli utenti a fermarsi, la Biblioteca si propone di diventare nel futuro prossimo un luogo di aggregazione e incontro, perché “essa ha un’anima“, come già diceva Luigi Einaudi. Quest’anima vive nel tessuto sociale in cui si trova, genera legami, amplifica le connessioni e innesca la voglia di cambiamento.

Dall’esperienza della “Notte in Biblioteca” realizzata nella ambito del programma europeo “Europe Challenge 2022”, durante la quale lo spazio dedicato alla lettura diurna si è trasformato in un luogo nel quale condividere una serata e una notte passata a dormire tra gli scaffali, è nato un gruppo di giovani con i quali si è intrapreso un percorso di co-progettazione.

L’obiettivo è di continuare a lavorare con questo Young board per rinsaldare i legami con la fascia giovanile – che rappresenta il futuro della Biblioteca – realizzando progetti per ragazzi pensati dai ragazzi, in uno spazio vissuto come strumento di socialità e di aggregazione, motore di una cultura viva!

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