Dogliani e la sua “Betlemme”.
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Oggi un pezzo della storia doglianese ve la raccontiamo così, rispolverando vecchie foto. Siamo nel 1975. Un gruppo di amici ha un grande progetto: sogna di vedere crescere il proprio territorio, facendone conoscere ed amare la storia, la cultura e le antiche tradizioni. Un sogno diventato realtà: è il Presepe Vivente di Castello che, ancora oggi, dopo ben 46 anni, si è ritagliato un posto nel cuore di ogni Doglianese.
Nelle notti del 23 e del 24 dicembre l’accogliente Borgo Castello si trasforma in una Betlemme carica d’atmosfera natalizia. Le luci elettriche lasciano spazio al fuoco e alla luce fioca di fiaccole e bracieri ed ogni ambientazione è allestita con grande cura per i dettagli. Il vasaio lavora la creta ed i vasi posti a terra testimoniano l’abilità delle sue mani. Le donne cardano la lana e la tessono con vecchi attrezzi, il fabbro batte sull’incudine, il fornaio sforna pane caldo e lo offre ai passanti. Il censimento è in atto e i soldati romani sfoggiano le loro splendide armature. Il contadino contratta con il mercante, il nobile acquista tessuti pregiati, le botteghe, le locande e le case di poveri e ricchi signori si animano. Giuseppe e Maria camminano per le vie del paese alla ricerca di un riparo per la notte. Nella capanna il miracolo si compie: spunta appena, dalle copertine che lo proteggono, il visino del Bambino.
Il Presepe ha accompagnato le sere di Natale della maggior parte di noi: chi non ha passeggiato in questa città quasi magica, sorseggiando vin brulè ed aspettando la messa di mezzanotte?
Un ringraziamento alla Pro Loco di Dogliani Castello per aver condiviso con noi, e con tutti voi, questi piccoli pezzi di storia.